Parafango moto, come sceglierlo
Il parafango della moto ha innanzitutto una funzione di protezione, poiché impedisce che sassolini, detriti, fango e liquidi possano essere lanciati in aria durante la rotazione della ruota. Inoltre convoglia l’aria verso il radiatore, migliorando l’aspetto aerodinamico.
Quando si guarda una moto tra le prime cose che salta agli occhi è proprio il parafango, quindi anche da un punto di vista estetico svolge un ruolo piuttosto importante. Di tanto in tanto devi quindi procedere alla pulizia ed eventualmente, se desideri dare un look diverso alla tua moto, alla sostituzione.
Come scegliere il parafango moto?
I parafanghi posteriori ed anteriori della moto possono essere realizzati in diversi materiali: plastica, ABS, alluminio, metallo ecc. La scelta dipende dall’utilizzo che ne devi fare: se hai moto sportive o da competizione ti consiglio di virare su un parafango per moto cross o enduro, che ha nella resistenza la sua caratteristica principale. Se invece intendi “rifare il trucco” alla tua due ruote, puntando soprattutto al lato estetico, puoi scegliere un parafango per moto custom dalle forme e dai colori molto accattivanti ed originali.
Le migliori marche
In commercio esistono parafanghi posteriori per moto universali che si adattano a diversi modelli. Tra questi spicca il modello Decor, adatto per Kawasaki, Yamaha, Honda e Suzuki, caratterizzato da un’affascinante testa d’aquila con fiammanti occhi rossi.
Se cerchi qualcosa di più specifico c’è il parafango Baak classico per Moto Guzzi V7, realizzato in acciaio inossidabile che conferisce una notevole eleganza ed assicura una buona protezione, ideale per una customizzazione completa.
Per le moto fuoristrada, cross ed enduro c’è il parafango Katur, dotato di una luce rossa per i freni che migliora l’estetica e le prestazioni. C’è poi una vasta proposta di parafanghi per moto d’epoca, capaci di donare quel tocco romanticamente vintage ad ogni mezzo.
Come ripararlo?
Il parafango anteriore, così come quello posteriore, è sottoposto ad un continuo stress ogni volta che esci in moto. A lungo andare potrebbe quindi spaccarsi o danneggiarsi, in tal caso devi ripararlo.
Se l’accessorio è spaccato, puoi fissare un lamierino d’acciaio ai lati della rottura con viti e bulloni dopo aver praticato dei piccoli fori con un trapano. In alternativa puoi incollare le due parti con una colla bi-componente facendo un po’ di pressione.
Devi poi carteggiare con una carta vetrata a grana fine e tinteggiare il parafango con vernice originale. Durante questa operazione ti consiglio di smontare tutto il pezzo, così da poterlo verniciare per intero.
Se hai una discreta manualità, puoi procedere alla riparazione con un saldatore mettendo all’interno fibre di resina. In tal caso però c’è il rischio che la resina, quando catalizza, si surriscaldi e deformi il parafango. Per evitare questo inconveniente durante la saldatura puoi applicare una piccola rete metallica e coprirla con uno stucco in vetroresina che, anche in caso di surriscaldamento, non deforma la plastica.
Come pulirlo?
Dopo lunghe corse sfrenate su sterrati o terreni polverosi e dissestati, è il caso di procedere alla pulizia del parafango. In tal caso hai bisogno di acqua, sapone, spugne, tovagliette ed eventualmente un po’ di spray ravvivante.
Con la prima passata riuscirai ad eliminare le incrostazioni più visibili, poi dovrai procedere con altre passate per togliere lo sporco più ostinato. Se tracce di fango e sporco non ne vogliono sapere di andarsene, procedi con un compressore d’aria o di vapore. Infine l’ultimo step prevede la lucidatura con una spugnetta ed un po’ di spray.